Buongiorno Esperti,
sono Lucia e ho un figlio di 12 anni.
Vi scrivo per avere un confronto riguardo ad alcuni malesseri che mio figlio Samuele sta mostrando negli ultimi mesi, anche prima della quarantena. In alcuni momenti lamenta un grande mal di stomaco che a volte si trasforma in bisogno urgente di vomitare. Questo sta avvenendo sempre più spesso e sta iniziando a manifestarsi a ridosso dei pasti. Ci sono giorni in cui Samuele preferisce non mangiare per paura di vomitare oppure preferisce distrarsi mentre siamo a tavola per evitare di pensare che poi potrebbe sentirsi male. Insieme al padre stiamo osservando per cercare di capire cosa possa creare tutto questo: in effetti riconosciamo di essere particolarmente ansiosi e questo periodo non è stato facile, anche perchè ci sono tensioni tra di noi e discussioni che probabilmente si ripercuotono anche su nostro figlio. Non nego che questo suo malessere mi preoccupa, secondo voi è il caso che facciamo anche approfondimenti medici? Cosa possiamo fare per aiutarlo? Vi ringrazio fin d’ora per la vostra attenzione, a presto.
Lucia
Cara Lucia,
la tua preoccupazione riguardo ai segnali che sta mostrando tuo figlio Samuele è comprensibile e sicuramente è importante in questo momento stare in ascolto e in osservazione per cercare di aiutarlo nel migliore dei modi. Non si dovrebbero sottovalutare i segnali espressi dai ragazzi attraverso il corpo, perché possono rappresentare delle comunicazioni di una difficoltà che stanno sperimentando. Capita spesso che durante la preadolescenza i ragazzi non parlano facilmente delle loro difficoltà e delle loro preoccupazioni con i genitori e tendono a tenersi tutto dentro. Proprio per questo è opportuno mantenere sempre aperti il dialogo e la condivisione, per trasmettere ai ragazzi presenza e sostegno, ma stando attenti a non trasmettere ansia propria che potrebbe portare ad una chiusura ulteriore. Può accadere ai ragazzi di sentirsi sotto stress in alcuni periodi particolarmente intensi tra problematiche familiari e tra pressioni legate alla scuola, amicizie.
Possono essere frequenti anche sintomi fisici come mal di stomaco, mal di testa, dolori articolari o alla schiena, tensione e dolore muscolare, nausea o inappetenza, problemi del sonno. Anche se la vostra descrizione sembra narrare un malessere di natura emotiva legata a tensioni dell’ambiente circostante, è importante non sottovalutare determinati segnali che possono essere anche espressione di problemi di natura organica e non solo legati a stress. Per questo motivo, l’ipotesi di un confronto con il medico pediatra potrebbe esser di aiuto, continuando comunque a dare attenzione all’emozioni di Samuele aiutandolo ad esprimerle in modo più adeguato. Nel caso dovessero persistere questi sintomi e, da un punto di vista organico non emerge nulla, sarà il caso di un confronto più approfondito anche con uno Psicologo che possa aiutarvi come genitori e in caso ipotizzare un percorso emotivo per vostro figlio che lo aiuti a canalizzare e ad esprimere in modo più adeguato le tensioni interne che creano malessere in questo periodo di crescita così delicato.
Se vuole puoi tornare a scriverci per un ulteriore confronto!
Un caro saluto!